La ricerca di una alimentazione sana ed equilibrata che faccia uso di materie prime di qualità e rispettose dell’ambiente è un’esigenza sempre più diffusa tra i consumatori. Avrete già sentito parlare delle proprietà del tè verde, della curcuma, della chia, delle bacche di Goji e di tutti quegli alimenti ricchi di antiossidanti, principi nutritivi e minerali che aiutano l’uomo a mantenere una vita sana ed equilibrata.
La scienza però ci dice che il superfood a cui non si dovrebbe mai rinunciare è il caro vecchio olio extravergine d’oliva: amico del cuore, antitumorale, alleato della giovinezza, nonché cardine della dieta mediterranea. Un consumo regolare riduce il colesterolo, aiuta a tenere pulite le arterie e protegge l’intero sistema cardiocircolatorio, contrastando patologie ad esso collegate. Ma non finisce qui. Un recente studio pubblicato dagli scienziati della Lewis Katz School of Medicine della Temple University di Philadelphia ha dimostrato come l’assunzione giornaliera di 50ml di olio extravergine d’oliva sia particolarmente efficace per aiutare a preservare la memoria e proteggere il cervello dal morbo di Alzheimer. Insomma, sono chiari i motivi per cui questo alimento sia a tutti gli effetti un supercibo.
L’attenzione per i processi produttivi attraverso i quali questo prodotto prezioso giunge sulle nostre tavole ha generato un inevitabile interesse per l’olio extravergine d’oliva biologico. Questo, rispetto a qualsiasi altro prodotto oleario, può vantare un livello di controllo molto più elevato che garantisce standard qualitativi maggiori e certificati. Una produzione biologica consente infatti di acquistare un olio genuino, privo dei residui tossici rilasciati dalle sostanze impiegate nell’agricoltura convenzionale (insetticidi, diserbanti, concimi chimici), di combattere l’erosione del suolo e di mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici. Con i suoi effetti benefici su suolo e aria, è un prodotto sostenibile sotto ogni punto di vista.
Una delle prime aziende agricole, nelle Marche e in tutta Italia, ad aver abbracciato la scelta “bio” è la Fattoria Petrini, situata sulle colline marchigiane di Monte San Vito (AN), che da tre generazioni produce oli extravergini di oliva. Da un’idea di Francesca e Cristiano Petrini è nato nel lontano 2005 il primo olio “funzionale” al mondo, il “Petrini Plus”, arricchito con le vitamine D3, K1 e B6, volte a favorire l’assorbimento e la fissazione del calcio nelle ossa.
Quest’anno, in onore del 540esimo anniversario della nascita di Raffaello, tra i massimi esponenti del Rinascimento e simbolo del suolo marchigiano, l’azienda ha lanciato sul mercato il “Raffaello 1483”.
Leggermente piccante e dal vago sentore di mandorla, il nuovo prodotto è arricchito con le vitamine D, B6 e B12, che migliorano il benessere psicofisico, ed è consigliato specialmente nei periodi di stanchezza, stress o convalescenza, oppure in caso di diete povere o prive di alimenti di origine animale come le diete vegane. La Vitamina D contribuisce al mantenimento dei normali livelli di Calcio nel sangue ed al fisiologico assorbimento ed utilizzo del Calcio e del Fosforo. La Vitamina B6 contribuisce alla normale regolazione dell’attività ormonale ed è utile per la normale funzione del sistema immunitario. Infine, la Vitamina B12 aiuta a ridurre l’affaticamento.
“Raffaello 1483” è stato presentato in anteprima mondiale dal 2 al 4 marzo al Palazzo delle Stelline di Milano, in occasione di “Olio Officina Festival”, grande happening culturale dedicato all’olio e ai condimenti, e incentrato quest’anno sul tema “L’Olio è progresso”. Con la sua elegante lattina ispirata all’immagine del grande pittore urbinate, il “Raffaello 1483” ha ottenuto due premi “Gold”, sia nella categoria “Oli Gourmet” che nella categoria “Latte”, consegnati dall’ideatore del festival Luigi Caricato direttamente nelle mani di Francesca Petrini.
“E’ un omaggio a Raffaello Sanzio, l’artista dell’ideale rinascimentale di armonia e della bellezza che così bene rappresenta il nostro territorio, le Marche. È un nuovo prodotto frutto di una ricerca scientifica e nutrizionale alla cui base c’è lo studio del rapporto cibo salute e del rapporto cibo ambiente –ha commentato l’imprenditrice marchigiana-. Oggi ancora di più viviamo la sfida di cercare sistemi alimentari più sostenibili. Raffaello 1483 è un progetto culturale a 360°, nato per soddisfare da un lato fabbisogni nutrizionali particolari, e dall’altro per rappresentare il valore dell’olio come marcatore culturale e simbolo di civiltà”.
Il tour del “Raffaello 1483” non si ferma qui. Il 22 marzo, presso l’Università La Sapienza di Roma, Francesca Petrini terrà una lezione dal titolo “Nutraceutica: una nuova frontiera dell’Alimentazione” agli studenti del Corso di Laurea Magistrale Management delle Scienze gastronomiche per il benessere. Successivamente, sarà presentato nella Casa natale di Raffaello Sanzio ad Urbino, e a Pollica (SA), culla della dieta mediterranea.