Colli Esini e San Vicino

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Apiro, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Cingoli, Cupramontana, Fabriano, Filottrano, Genga, Maiolati Spontini, Matelica, Mergo, Monteroberto, Montecarotto, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Poggio San Vicino, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Serra de’ Conti, Serra San Quirico, Staffolo.

Sono questi alcuni dei 30 comuni che costituiscono i territori dell’entroterra marchigiano che rientrano nell’ambito del Gal Colli Esini e San Vicino.

Il GAL, costituito nel 1991, è una Società Consortile a responsabilità limitata, con l’obiettivo di sostenere ed incrementare lo sviluppo economico, culturale e occupazionale del territorio.

Le principali linee di intervento sono:

● incrementare la qualità della vita per i residenti creando opportunità economiche e migliorando i servizi;

● rafforzare l’immagine del territorio per favorire l’incremento dei flussi turistici ed agevolare l’accesso a nuovi mercati per le produzioni locali.

La cooperazione mira a valorizzare e promuovere turisticamente il territorio attraverso scambi di esperienze e conoscenze circa le modalità di gestione, promozione, commercializzazione delle risorse locali e a qualificare il sistema di accoglienza attraverso una classificazione delle piccole strutture turistiche e dei servizi complementari al turismo. Con la cooperazione, infine, si punta a promuovere le proprie produzioni attraverso azioni di internazionalizzazione delle imprese che sono presenti nei territori .

L’area di intervento del GAL è costituita da 30 Comuni, 26 appartengono alla Provincia di Ancona mentre i rimanenti appartengono alla Provincia di Macerata. Considerando la zona altimetrica, 18 Comuni sono di collina interna, 6 ricadono nell’ambito della collina litoranea e 6 in quello della montagna interna. Il territorio è prevalentemente montano: il 58,9%; la zona collinare è caratterizzata essenzialmente da un paesaggio rurale estremamente vario e costellato da un diffuso patrimonio edilizio tipico. Nella zona orientale vanno segnalate, quali emergenze naturalistico ambientali, alcune aree fluviali, soprattutto lungo il corso del Musone e in alcuni punti dell’ Esino. Sono presenti all’interno del territorio aree protette: 14 Aree SIC, 6 Aree ZPS e 3 Oasi del WWF.

L’area in oggetto è un’area che ha oggi nella ricchezza paesaggistica e naturalistica, nell’agricoltura a supporto delle piccole produzioni agroalimentari, in particolare la coltivazione vitivinicola e nei percorsi di trekking e biketrekking, un importate patrimonio da valorizzare e far conoscere.

Il distretto industriale di Fabriano, prima con la produzione della carta e poi incentrato prevalentemente sull’elettrodomestico, ha per lungo tempo rappresentato un importante fenomeno economico di traino. Con la delocalizzazione e le trasformazioni avvenute alla fine del 900 e consolidate negli anni 2000 il territorio ha dovuto o avrebbe dovuto riconvertirsi. Si tratta però di una riconversione lenta e tuttora in corso. Una scommessa in cui anche il Gal è impegnato e che potrebbe trasformare questi territori e dar loro un nuovo futuro.

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