Sulle tracce di Gaspare Spontini fra i Castelli di Jesi

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Gaspare Spontini: riaperto il museo durante le giornate del Fai, che riscuotono sempre più successo di pubblico alla ricerca delle bellezze nascoste del nostro paese. 

Ogni anno le Giornate del FAI di Primavera concedono di avvicinarsi agli angoli meno noti dell’immenso patrimonio artistico italiano e sul sito del FAI è possibile trovare l’elenco dei luoghi aperti per l’occasione. Tra questi vi sono luoghi di grande fascino ed interesse la cui fruizione è stata spesso resa impossibile o perchè parte di collezioni private o perchè molto più spesso bisognosi di restauro. Nelle giornate di apertura dei luoghi vengono coinvolti anche i territori stessi, con le scuole e le proloco , che fanno da ciceroni ai visitatori, introducendoli e accompagnandoli all’interno dei monumenti e lungo i percorsi e le tappe e gli aneddoti che ne ricostruiscono la storia. I ragazzi svolgono il ruolo di “Apprendisti Ciceroni” e “Miniguide” diventando parte attiva di queste giornate del Fai e partecipando alla magia della riscoperta dei luoghi

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Fortepiano Erard datato 1820

Noi, abbiamo avuto la fortuna di ripercorrere il viaggio nel mondo di Gaspare Spontini e di Celeste Erard, visitando prima i luoghi dell’infanzia di Spontini a Maiolati e infine il Museo allestito nella sua ultima dimora, riaperto al pubblico e inaugurato proprio con l’occasione delle Giornate del Fai

Spontini fu un importante compositore, famoso in particolare per le sue Opere. Il genere dell’Opera, le cui origini si fanno risalire al passaggio tra 1400 e 1500, in Italia, conobbe un grande successo dopo il 1600.

Maiolati, uno dei Castelli di Jesi, patria del Verdicchio, è piccolo borgo marchigiano sulla sommità di un altura di 400 metri da cui la vista spazia dall’Adriatico fino al monte Catria e sulla valle del fiume Esino. Qui nacque nel 1774 Gaspare Spontini.

Il giovane e ambizioso Gaspare Spontini, indirizzato come i fratelli verso una carriera in ambito ecclesiastico, mostrò ben presto una inclinazione per la musica, che lo portò prima al conservatorio di Napoli, poi a Firenze, a Roma – dove esordi con successo con “Li puntigli delle donne” e fino a Parigi.

Agli inizi del 1800 entrato alla corte della futura imperatrice Giuseppina – appassionata di canto – compose opere che diventeranno famose: “Il Milton”, La Vestale”, “Fernando Cortez” e che gli valsero successo e onori presso la Corte di Napoleone prima e di Luigi XVIII poi.

il tappeto e la poltroncina ricamati da Celeste Spontini, conservati nel Museo Spontini di Maiolati
il tappeto e la poltroncina ricamati da Celeste Spontini, conservati nel Museo Spontini di Maiolati

A Parigi conobbe e sposò Celeste Erard. Celeste era figlia di Sébastien Erard celebre produttore di strumenti musicali, famoso per la realizzazione di fortepiani, i predecessori dell’attuale pianoforte

Con la caduta di Napoleone Spontini si trasferì a Berlino alla corte di Federico Guglielmo III di Prussia dove diventò primo maestro di Cappella e Direttore generale di Musica e dove rimise in scena, nel 1821, l’“Olimpia“, rimaneggiata e dedicata a Federico Guglielmo e, successivamente, il “Nurmahal” (1822), “L’Alcidor” (1825) e “L’Agnese Von Hoenstaufen” (1829).

Spontini viaggiò spesso in tutta Europa ma ritornava periodicamente a Maiolati, dove nel 1842 acquistò una casa, non lontano dalla casetta in cui era nato. A Maiolati fece ritorno definitivamente all’età di 71 anni e mori cinque anni dopo di polmonite. Le sue spoglie riposano nella Cappella dell’Ospizio che lui e la moglie avevano fondato.

Le opere di Spontini sono state eseguite più volte alla Scala di Milano e alla Fenice di Venezia, tra gli interpreti Maria Callas e tra i direttori Riccardo Muti.

La casa dove Gaspare Spontini con la moglie Celeste Erard ha vissuto nei suoi soggiorni maiolatesi e dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita – finemente affrescata in stile neoclassico – conserva ancora oggi mobilio, suppellettili, quadri e manoscritti appartenuti alla coppia.

Attualmente nei tre piani della casa sono esposte partiture autografe, epistolari, edizioni a stampa della musica spontiniana, oltre a cimeli e quadri e a gran parte dell’arredamento originario dell’epoca, che comprende anche due fortepiani regalati dalla famiglia Erard e datati 1820. Vi si trovano anche l’archivio dell’Amministrazione Spontini e oggetti dell’Amministrazione Spontini ed una biblioteca a carattere musicale.

Le giornate del Fai si confermano un’importante occasione di accendere i riflettori su angoli preziosi della storia e dei luoghi del nostro Bel Paese a volte nascosti ma ricchi di grande fascino

Nel video successivo si può ascoltare “la Vestale” di Gaspare Spontini, interpretata da Maria Callas

Contenuto ad opera di Agripress

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