Marche dalla vigna alla Tavola: il vini per lo stoccafisso all’anconetana secondo Gualberto Compagnucci

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Enoturismo delle Marche dalla Vigna alla Tavola 2023 porta in tavola lo stoccafisso all’anconetana nella storica Trattoria Carotti e la degustazione è guidata da Gualberto Compagnucci, figura di rilievo di AIS Marche e autore di numerose pubblicazioni sullo stoccafisso. La degustazione sarà preceduta da una introduzione dedicata proprio alla storia di questo prodotto.

Per gli amanti del piatto principe della cucina anconetana, il 31 marzo sarà una data da non perdere

Prende il via l’edizione 2022-2023 del progetto “Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola”, ideato e realizzato per creare nuove occasioni di incontro (degustazioni, aperitivi, cene a tema) tra aziende produttrici, ristorazione ed amanti della buona tavola. Un progetto che offre la possibilità di assaporare i piatti della tradizione realizzati con i prodotti agricoli locali, abbinati ai vini espressione del territorio. Sono 225 gli operatori coinvolti (Ho.Re.Ca.), tra ristoranti, bar e pub, 200 circa le cantine, grandi e piccole, 20 i birrifici artigianali e agricoli.

Il progetto fa tappa il 31 marzo presso la Trattoria Carotti, rinomato locale storico di Ancona. Sotto la guida esperta del maestro sommelier Gualberto Compagnucci, l’evento darà ampio spazio a un menù, realizzato da Roberta Carotti, tutto dedicato allo stoccafisso all’anconetana.

Se dici Ancona, dici stoccafisso. Questo piatto dalle origini antiche ha come ingrediente un pesce che viene da lontano: il merluzzo artico. In particolare, quello essiccato esclusivamente a nord della Norvegia, nelle isole Lofoten, patria dello stoccafisso.

La storia di questo prodotto racconta che le navi di Ancona si spingevano fino alle città anseatiche e non di rado risalivano i fiordi norvegesi, importando dalle isole grandi quantità di stoccafisso.
Conservabile, a basso costo e con alte proprietà nutrizionali, lo stocco “all’anconetana” aveva tutte le carte in regola per entrare nella tradizione culinaria familiare, poi piatto di osterie e trattorie, diventando parte fondamentale della cultura gastronomica locale. 
A confermare lo stretto legame tra Ancona e lo stocco c’è anche la classificazione fatta dai selezionatori delle isole Lofoten: tra le tipologie di stoccafisso di prima scelta, insieme al famoso Ragno, c’è anche il Westre Ancona, unica città menzionata tra le classi prestabilite.
L’interesse di turisti e marchigiani per questo prodotto è andato crescendo di anno in anno, tanto che nel 1997 è stata fondata l’Accademia dello Stoccafisso all’Anconetana, che ne cura ogni aspetto: dai corsi di cucina alla promozione turistica.


Quando si parla di pesce, l’abbinamento con il vino viene spontaneo. Il vino è un settore che porta occupazione e veicola una immagine positiva e frizzante della nostra regione. A segnalarlo è il comunicato dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini pubblicato lo scorso
17 marzo, secondo cui il valore dell’export di vino della nostra regione ha superato la soglia dei 75,6 milioni di euro. Dopo aver chiuso il 2022 con valori in crescita del 25,9% sulla performance del 2021, il vino marchigiano farà tappa a Vinitaly, in programma a Verona
dal 2 al 5 aprile, dove le Marche saranno protagoniste con tante aziende.

Per la degustazione del 31 marzo i vini sono stati scelti da Gualberto compagnucci, una personalità storica dell’Ais Marche e cultore dello stoccafisso, al quale ha dedicato numerose pubblicazioni.

Tra i vini che meglio si esprimono al fianco del piatto principe della tradizione culinaria anconetana troviamo il Rosa di Montacuto I.G.T., prodotto dalla Cantina Moroder di Ancona e vincitore, nel 2020, nella categoria rosati dell’ottava edizione del concorso “Vini della Regione Marche in abbinamento allo Stoccafisso all’Anconetana”, organizzato dall’Ordine Cultori della Cucina di Mare “Re Stocco”.
L’azienda Moroder, a conduzione familiare da diverse generazioni, è una delle realtà vitivinicole più importanti della provincia di Ancona. Nel 1990 è la prima azienda del territorio marchigiano ad essere premiata dalla guida Gambero Rosso con i Tre Bicchieri assegnati al Dorico’88, Rosso Conero Riserva, il vino di maggior prestigio dell’azienda.
Il complesso agricolo, certificato biologico dal 2010 e interamente all’interno del Parco Naturale del Conero, copre un’area di 62 ettari, di cui 38 dedicati alla coltivazione delle uve.
La vicinanza col mare crea un microclima ideale, ben ventilato, che garantisce la giusta maturazione e un perfetto stato sanitario delle uve. Questo, unito alle caratteristiche dei terreni calcareo-argillosi, permette di produrre vini autentici che esprimono al meglio le caratteristiche di questo terroir.

Il Rosa di Montacuto, fruttato e leggermente amaricante, nasce da un mosto di uve Syrah (80%) e Alicante Nero (20%) del territorio, che vengono raccolte a mano a fine agosto. Il mosto illimpidito fermenta a temperatura controllata, dopodiché viene affinato in vasche
d’acciaio per circa 4 mesi. Il caldo tenore alcolico e la sapidità ne fanno un vino deciso, strutturato e perfetto nell’equilibrio.
Contraddistinto da un tenue color cipria, che ricorda le prime ciliegie di stagione che crescono selvatiche sul Conero, il Rosa di Montacuto è l’ideale con un piatto di stoccafisso al sugo con patate o una zuppa di pesce bollente, ma è anche un compagno perfetto di
sformati salati, taglieri di salumi e primi piatti al pomodoro.


Da non perdere quindi l’occasione di assaporare questo vino, insieme a tante altre specialità a base di stoccafisso, il 31 marzo nel corso della prima tappa del Bando dalla Vigna alla Tavola.

La degustazione si aprirà con un Crostino allo Stocco seguito da Mezze Maniche in Salsa Stocco, abbinati rispettivamente con Spumante Brut della Casa Vinicola Garofali e Fior D’Acacia Incrocio Bruni 54 della Cantina Strologo. Il Rosa di Montacuto verrà servito con la portata principale, lo Stoccafisso all’Anconitana. Per finire, un’altra specialità della Cantina Moroder – il Moscato Spumante Bianconero- chiuderà la serata accompagnando il Ciambellone della tradizione, rigorosamente “fatto in casa”.

Per conoscere date e menù di tutte le serate dedicate alle degustazioni del progetto Enoturismo delle Marche dalla Vigna alla Tavola è possibile consultare il portale Marche and Wine.

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