Enoturismo delle Marche: dalla Vigna alla Tavola fa tappa al Jack Rabbit Brew Pub di Jesi

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Jack Rabbit, Brew Pub indipendente a Jesi

Il progetto “Enoturismo delle Marche: dalla vigna alla tavola” è un viaggio tra i sapori delle Marche nella promozione delle tipicità enogastronomiche del territorio. Se nella prima edizione del progetto le degustazioni erano dedicate esclusivamente alle cantine marchigiane, questa seconda edizione  ha rivolto l’attenzione anche ai birrifici artigianali e agricoli della Regione.. Infatti nelle Marche  se nel 2012 i birrifici agricoli e artiginali erano meno di una ventina, oggi se ne contano oltre 60 distribuiti in tutta la Regione. La birra  è apprezzata e riconosciuta come un prodotto agricolo ed eccellente, in grado di stabilire forti legami sia con gli altri prodotti che con il territorio stesso, e in grado di contribuire ad arricchirne il patrimonio turistico-culturale. Se la strada da percorrere per individuare un vero e proprio movimento turistico legato ai birrifici, la produzione di birra sembra essere oggi per molti giovani il coronamento dei propri sogni, trasformando la passione in lavoro. Uno di questi è senz’altro il fondatore del brew pub Jack Rabbit di Jesi, Marco Tombini, che ha aperto a Jesi, la città che ha dato i natali a Federico II,  uno dei primi brew pub delle Marche, da sempre luogo d’incontro per gustare buona birra mentre si fanno due chiacchiere e per deliziarsi con il buonissimo cibo della cucina. Marco infatti, come ci dice in un’intervista di Tony Graffio, è laureato in Filosofia, ma si è dato alla birra quando ha scoperto che la propria passione poteva sposarsi con il fenomeno italiano della crescita della birra artigianale. Da qui si sono susseguiti viaggi in Belgio e un po’ in giro per comprendere le basi di questa produzione. tradizione. La birra viene oggi prodotta nel birrificio interno al pub, esposto al pubblico, con un impianto di 250 litri e una cantina di 2300 litri. Marco e i suoi soci sono partiti da una Pils, una birra difficile da fare poiché a fermentazione bassa e richiede 2-3 volte le tempistiche di altre birre. Per l’evento inserito nel progetto Enoturismo delle Marche dalla Vigna alla Tavola, Marco, che non è solo mastro birraio ma anche biersommelier, ha permesso di degustare alcuni dei prodotti d’eccellenza dei microbirrifici marchigiani da lui selezionati. Ne ricordiamo 3 in particolare:

BIRRAFORMANTE
Birrificio marchigiano che ha fatto il suo esordio nel mondo craft nel 2019. La sua sede si trova a Casette d’Ete, piccola frazione del comune di Sant’Elpidio a Mare in provincia di Fermo, a due passi dal Mare Adriatico. Si tratta di un progetto giovane e vivace, attivo come beer firm dal 2010, dal punto di vista produttivo la linea proposta dal titolare e mastro birraio Marco Simoni guarda con decisione alle eredità brassicole del Vecchio Continente, con particolare predilezione per l’universo belga. Per chi volesse assaggiare le sue birre direttamente in birrificio, e scoprire qualche esperimento eccellente prima che diventi una ricetta codificata destinata all’imbottigliamento, il microbirrificio è aperto al pubblico il venerdì e sabato sera.

 MALARIPE
Il marchio MalaRipe assume il proprio nome con il chiaro intento di evocare quello della località d’appartenenza di Ripe San Ginesio (MC), borgo (e Comune) di 900 abitanti in provincia di Macerata, arroccato su un colle della valle del Fiastra. Il birrificio firma una gamma di tipologie già ampia, all’interno della quale coabitano ispirazioni tipologiche di varia matrice, ma nella quale è chiara un’impronta orientata verso i modelli stilistici del mondo anglosassone, nei rami sia britannico, sia statunitense. Alcune produzioni d’eccellenza vengono prodotte annualmente, da intercettare prima che le scorte esauriscano.

STYLES
Fresco di nomination fra i 5 migliori birrai emergenti italiani produce una birra artigianale fresca e buona, con materie prime di altissima qualità e attentamente selezionate, grazie all’infinita passione del Mastro Birraio Christian Barchetta. Quest’ultimo, dopo una decennale gavetta passata nella produzione casalinga, arriva passo dopo passo alla creazione di un impianto semi professionale utile ad aumentare il proprio litraggio. E’ questa l’anticamera che nel 2020 porta finalmente all’inaugurazione del marchio Styles, birrificio con sede operativa a Monte Urano, in provincia di Fermo. L’eredità homebrewer porta in dote una linea di ricette che, sempre guardando con attenzione al Vecchio Mondo (dal Regno Unito, con l’immancabile IPA declinata nelle versioni Rye, Double e Session, alla tradizione teutonica, qui rappresentata dalla Helles Hellison e dalla Rauch Bier Lilly Smoke, passando per le Saison belga), ma che cede anche a richiami d’oltreoceano (come ad esempio Maya e Black Eyes, rispettivamente APA e American Stout).

L’evento dedicato alle birre si è concluso alla grande con la ricetta dello chef per il dolce dedicata all’occasione: la cheese cake allo yogurt di latte di Marchigiana con salsa alla birra artigianale

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