Babbi: le dolcezze dalla Romagna da generazioni

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Ricordo quando ormai circa 30 anni fa un’amica cesenate mi regalò una scatola di metallo che conteneva dei quadratini di wafer, ricoperti di stagnola marrone: così ad una prima occhiata non l’avrei detto, ma quei piccoli wafer quadrati alla vaniglia, ricoperti di cioccolato fondente erano assolutamente squisiti! Niente a che vedere con la mia precedente esperienza di wafer! Ed è così che ho scoperto grazie a lei il gusto unico dei “viennesi”. Prima ancora che la loro distribuzione raggiungesse in modo capillare il centro e nord Italia.

Oggi, alcuni giornalisti curiosi di conoscere un pezzo di storia del gelato italiano e le tradizioni dell’azienda Babbi, sono stati accolti da Gianni Babbi, uno dei nipoti del fondatore Attilio, presso il loro stand al Sigep.

Babbi: le dolcezze dalla Romagna da generazioni

Babbi è sinonimo di qualità e artigianalità, fin dal 1952, quando Attilio Babbi fondò l’Azienda Dolciaria Babbi per la produzione di coni, cialde e semilavorati. Anche se l’attività era già nata nel 1936, “fondata dal nonno, – ci dice Gianni Babbi, la terza generazione – e presto festeggeremo i 70 anni di storia dell’azienda”.

“Il desiderio di essere unici e di crescere ci ha guidati nel percorso attraverso quattro generazioni fino ad oggi, perchè già si preparano per il futuro le nuove leve” – Gianni Babbi spiega il percorso intrapreso – “da Attilio ai figli e poi ai nipoti. E’ così che la storia arriva alle nuove generazioni, pronte ad interpretare il futuro di una società cresciuta costantemente, e ormai con una prospettiva internazionale. Proprio anche grazie al coinvolgimento delle nuove generazioni, ad esempio nella logistica e nell’export.”

Ma qual’è il segreto di Babbi? “Sicuramente le materie prime di assoluta genuinità e la freschezza degli ingredienti utilizzati, la ricerca costante, l’innovazione e le ricette uniche”. Questo ha consentito all’azienda di diventare un punto di riferimento dei maestri del gelato artigianale. E poi c’è anche una parte “umana” per quest’azienda, a cominciare proprio dalla storia dei “viennesi”: qualche anno dopo l’avvio dell’azienda, il “nonno Attilio” voleva dare continuità al lavoro delle sue risorse umane. Per un’azienda che si occupava di coni gelato buona parte del lavoro era legata alla stagionalità: ecco allora che nasce l’idea dei waferini “viennesi” e prende forma; all’inizio proprio per non lasciare a casa i bravi artigiani dell’azienda nei periodi di minor lavoro. Nascono prima gli squisiti viennesi e poi i famosi waferini, e poi il reparto dolciario con le creme e le basi per gelato.

“I miei viennesi, i miei wafers, sono il risultato di una costante ricerca, di un continuo sperimentare, di un’applicazione seria che ha saputo trasformare nobili ingredienti in specialità irripetibili”. In questa frase c’è tutta la filosofia rimasta intatta dai tempi del fondatore Attilio. Ed ora i suoi Wafer Viennesi e i Waferini – i “Babbini”- sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

In azienda poi dopo Attilio è stato il turno del figlio Giulio, he ancora oggi è attivo e presente quotidianamente. Con lui si sviluppò la rete commerciale fuori dalla Romagna e con i figli di Giulio: Carlo, Gianni e Piero si passa al coinvolgimento della terza generazione. Si crea un nuovo settore che produce quei gelati e dessert che permettono all’azianda di crescere e consolidarsi ulteriormente.

E’ fondata da Babbi nel 1981 la prima scuola di gelateria in Italia. Le scuole adesso sono cinque, in giro per il mondo. La scuola serve per far conoscere il vero gelato italiano e per insegnare come si fa a prepararlo. E in azienda ci sono due laboratori Accademy che servono proprio per imparare le nuove tecniche. Ma per chi volesse fare un’esperienza diretta delle loro specialità, a Cesena c’ è in centro il Babbi Caffè assolutamente da non perdere.

Se è vero che difficilmente le aziende italiane arrivano alla terza generazione (si perdono almeno la metà di quelle che partono) la Babbi è riuscita a mettere in campo le proprie energie familiari coinvolgendo già oggi fino alla quarta e, dice Gianni Babbi, “arriveremo anche alla quinta”. Merito sicuramente di una tradizione che sfida il mercato ed il gusto dei consumatori, attingendo ad una solida tradizione italiana.

E poichè, come si dice,”provare per credere” ecco che Babbi offre sul suo sito un’ampia serie di ricette, da quelle più veloci fino alle preparazioni più sofisticate, da pasticceri provetti  e di sicuro effetto, a questo indirizzo: https://babbi.com/magazine/ricette/ ;  ed una dettagliata lista dei punti vendita dove trovare i prodotti.

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