Tipicità italiane e legame coi territori: corso universitario ad Urbino

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Tipicità italiane: la terra a tavola

20160405_135934Cosa può succedere quando un professore universitario di geologia, appassionato di biodiversità e di cultura del cibo e di paesaggio, decide di creare un corso di formazione per “ Narratore del Gusto e della Cultura, Comunicatore del Benessere e Selezionatore delle Tipicità Italiane”? E non è solo, perchè nell’affascinante progetto sono stati coinvolti ricercatori ed esperti ,tra cui esperti di enogastronomia e di analisi sensoriale, insieme ad architetti, paesaggisti e studiosi di geomorfologia del territorio italiano

Il progetto ha dato luogo ad un corso di alta formazione, giunto alla sua terza edizione e che la giornalista Pia Bacchielli ha già introdotto su questo blog. Il corso è in partenza il 16 maggio prossimo presso il campus scientifico “Enrico Mattei” dell’Università di Urbino, città rinascimentale del centro Italia, e ha la durata di quattro settimane (dal 16 maggio al 10 giugno 2016).

Tipicità italiane: le 6T di  Tradizione, Tipicità, Territorio, Trasparenza, Tracciabilità, Turismo

Il corso è stato ideato mettendo al centro dell’attenzione un “tavolo delle delizie” che entri nel vivo dei valori espressi dalla produzione enogastronomica del territorio marchigiano ed italiano e del legame fra prodotti e territori. L’intento è approfondire anche tutte le tematiche che vengono riassunte attraverso le 6T : Tradizione, Tipicità, Territorio, Trasparenza, Tracciabilità, Turismo. Il corso prevede infatti quattro settimane di intensa full immersion nel mondo dei prodotti agroalimentari ed enogastronomii italiani di qualità, che sono tra i protagonisti della cultura e della storia del nostro paese.

Gli aspetti delle tipicità italiane legati a Tradizione, Tipicità, Territorio, Trasparenza, Tracciabilità, Turismo, vengono studiati quindi anche attraverso un’analisi delle modalità con cui si effettua oggi la più accurata selezione della qualità, dell’unicità e dell’autenticità delle produzioni locali. Per questo motivo si spazierà dallo studio del territorio e delle sue caratteristiche geologiche e climatiche, alle tecniche e agli strumenti di produzione fino dell’analisi sensoriale e fino allo studio delle etichette e dei valori nutrizionali e sinestetici legati alle degustazioni dei prodotti. Si parlerà poi del modo di raccontarli e di farli conoscere e della valorizzazione degli aspetti storici, culturali e tradizionali delle produzioni stesse.

20160405_140709Materie del corso oltre alla geologia e alla geomorfologia, saranno la geologia medica, la geopedologia, la geochimica e si parlerà del legame tra geologia e vino oltre che di conoscenza di terroir e cru. Si parlerà di chimica dell’acqua con Marco Menichetti , ricercatore di geologia strutturale ed esperto dell’acqua e del suo ciclo fondamentale per la vita; di produzione agroalimentare ed enologica, di proprietà organolettiche dei prodotti tipici e di analisi sensoriale dei prodotti oltre che di fisiologia degli organi di senso e di fisiologia del gusto. Si parlerà di denominazione di origine e marchi di certificazione, di economia e cultura agroalimentare, di conservazione del cibo, ma anche di aspetti legati alla storia antica e alla storia dell’arte, di città e paesi, arte e artigianato artistico, di letteratura-folklore-turismo, processi culturali e comunicativi. L’architetto Gianni Volpe condurrà gli studenti attraverso l’”affresco culturale” che fa da sfondo alle nostre produzioni tipiche. Il suolo e il paesaggio sono un insieme di elementi tecnici e culturali che si esploreranno anche con la guida della professoressa Olivia Nesci. Non mancheranno gli approfondimenti diretti attraverso le degustazioni e le visite guidate.

Anna Casini, vicepresidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura e all’Alimentazione sottolinea l’importanza di questa preziosa opportunità, offerta dall’Università di Urbino, di approfondire in modo scientifico il legame dei prodotti agroalimentari con il territorio, la cultura e il paesaggio. “Legame indissolubile e da proteggere” prosegue “ poiché “nelle Marche, terra plurale i dal nome, ad ogni mutazione del paesaggio corrispondono i sapori, gli aromi e i profumi delle creazioni della cucina locale, accompagnati da decine di vini doc e docg.”
Legame indissolubile tra territori e prodotti che ritroviamo in tutte le regioni d’Italia e che assegna indubbiamente ai prodotti tipici italiani un ruolo di protagonisti della nostra cultura.

Tipicità italiane: le radici affondano nella storia

La maggior parte dei prodotti tipici italiani hanno un forte legame con la storia dei territori di provenienza. Tra gli aneddoti storici che il professor Rodolfo Coccioni ama raccontare, la passione di Michelangelo per la casciotta d’Urbino. “Michelangelo aveva affittato dei pascoli presso l’attuale Urbania per garantirsene l’approvvigionamento. Li infatti il terreno era particolarmente adatto alla crescita del guaime, l’erbetta tenera dopo la falciatura che rende migliore il sapore del latte di pecore e mucche”
Queste ed altre curiosità storiche, tra cui aneddoti sul legame con il cibo di Michelangelo e di Galileo, durante il corso. Il docenti dell’edizione 2016 hanno raccontato il corso nella cornice dell’azienda vinicola di Silvano Strologo di Camerano, che ha offerto una degustazione dei suoi vini autentici.

Tipicità italiane: l’Accademia dello Stoccafisso all’Anconetana si fa promotrice di un percorso attraverso la cultura della stoccafisso nelle ricette tipiche regionali in Italia

Tra i presenti anche Gilberto Graziosi, tra i  fondatori dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconetana, e Giuseppe Pandolfi, presidente dell’Accademia. L’Accademia dello Stoccafisso all’Anconetana è la depositaria della ricetta tradizionale di questo piatto nato dallo storico accordo del porto di Ancona con le navi provenienti dalla Danimarca. Progetto ambizioso ed affascinante dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconetana è la realizzazione dell’unione con le Accademie nazionali dello Stoccafisso per un percorso storico, culturale e sensoriale che esplori le molteplici ricette tipiche che hanno lo stoccafisso come ingrediente principale.
Questo ingrediente di base è declinato in gustosissime preparazioni locali che vedono le piccole e grandi città del sud e del nord unite dal consumo di stoccafisso.  Pur essendo tutte legate allo stoccafisso le preparazioni sono distinte dalla diversità e tradizionale specificità e tipicità delle ricette legate ai diversi territori. Attraverso la cultura e il consumo dello stoccafisso nasce cosi un’ulteriore affascinante percorso tra le culture del Belpaese

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