Trionfo dei prodotti tipici tradizionali sulle tavole del Natale italiano

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“Quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, cinquanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi” sono questi i consumi natalizi degli italiani secondo la Coldiretti.

Gli italiani portano in tavola nelle festività anche frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci.
Molte imprese agroalimentari e addirittura l’esistenza di interi comparti, dal pandoro al panettone, dai cotechini alle lenticchie, vedono nei consumi delle festività natalizie un sostegno fondamentale per la loro esistenza.

Da un’analisi dell’Adoc, Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, i consumi del 2016 hanno mostrato una preferenza maggiormente rivolta ai prodotti tipici della tradizione, preferibilmente a chilometro zero o locali e biologici. Gli italiani sembrano quindi meno estrorofili quando si tratta di consumi alimentari. Si manifesta dunque un rinnovato interesse per i prodotti tipici locali di qualità e per il recupero di piatti tradizionali con una crescita pari al 20% dei consumi di prodotti regionali e locali, o di produzione biologica”. L’Adoc osserva che per i prodotti alimentari tipici delle feste il rincaro massimo è registrato dal panettone (+4,3%), seguiti da mandarini (+4%), pandoro (+3,3%), cotechino (+3%) e torrone (+1,2%).

credits vesuvionline
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Dall’indagine Coldiretti/Ixe’ “Il Natale sulle tavole degli italiani” indica che “La tendenza di quest’anno per i cesti si orienta verso cesti spesso fai da te e riempiti con prodotti tradizionali, curiosi, innovativi o improntati alla solidarietà. Tra i prodotti più presenti nei cesti lo spumante, il torrone, il pandoro o il panettone spesso artigianali, ma anche il cotechino, lo zampone, le lenticchie e in generale tutti i prodotti tipici locali, cosiddetti a chilometri zero, dai salumi ai formaggi, dall’extravergine al vino, dal miele alle conserve, meglio se preparati direttamente nelle aziende agricole”.

Si osserva attenzione agli ingredienti, e alla ricerca di materie prime fresche e genuine. Boom degli acquisti direttamente nelle aziende agricole, nei mercatini e nei temporary shop allestiti per le festività, che sono stati scelti per gli acquisti di Natale da quasi sei italiani su dieci (58 per cento) secondo l’analisi Coldiretti/Ixè”.

Il Natale ha mostrato che è preferito il Made in Italy con i prodotti regionali tipici della ricorrenza, come i tortellini e i cappelletti, le paste ripiene, il bollito, gli arrosti. Grande trionfo per i dolci fatti in casa, e conferme per il panettone, un grande classico del Natale italiano. Molti si sono fatti guidare dallo spirito di solidarietà e hanno scelto prodotti tipici provenienti dalle zone colpite dal sisma negli ultimi mesi dell’anno. Le bollicine, prevalentemente italiane, hanno trionfato e il brindisi di Capodanno sarò un altro momento importante per celebrare il loro godimento.

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