Territori e “Il Sapore di una Volta” l’esempio di Premilcuore

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I prodotti tipici italiani sono indissolubilmente legati al territorio e alla tradizione locale

Valorizzare il territorio ripercorrendone “Il Sapore di una Volta”: l’esempio della manifestazione di Premilcuore, ormai alla sua quinta edizione mostra l’importanza della partecipazione diffusa e dell’esperienza downloadcondivisa della storia e del “sapore” di un territorio

“Il Sapore di una Volta” è un appuntamento giunto alla sua quinta edizione, promosso dalla Pro-loco di Premilcuore e con il Patrocinio del Comune di Premilcuore. Ma non solo, perchè la manifestazione è nata dagli abitanti del luogo, quelli che a Premilcuore abitano e vivono e quelli che a Premilcuore tornano il fine settimane e durante le vacanze

La manifestazione è nata con l’intento di promuovere il paese di Premilcuore, la sua storia e le sue tradizioni, i piatti tipici, le produzioni locali… attraverso atmosfere, sapori, suoni, immagini e coreografie d’epoca ….  e ha registrato un crescente successo di visitatori.

Si tratta di una rievocazione storica a tema, ideata in un susseguirsi di percorsi artistici ,culturali , musicali e gastronomici studiati in ogni particolare, con proposte ogni anno sempre nuove , che si snodano nei vicoli , nelle strade e nelle due piazze del borgo.

images (2)Il bosco , le acque e l’economia rurale : il fascino dei boschi nella zona del cuore antico delle foreste casentinesi

Nella valorizzzione del territorio hanno trovato spazio approfondimenti di vari argomenti legati al mondo rurale, individuando le tipicità locali , con l’intento di far conoscere questo mondo “antico” e promuovere questi prodotti.

Anche la rievocazione dei mestrieri di una volta, ormai quasi completamente scomparsi, ha trovato spazio. Le carbonaie erano molto diffuse e l’attività di trasporto per le varie mulattiere consentiva di garantire “calore” nelle case. Il “carbonaio” è ad oggi uno dei mestieri scomparsi, insieme al maniscalco.

premilcuore cascateNel territorio boschivo il castagno era estremamente diffuso, ha costituito nei secoli una ricchezza alimentare per molte popolazioni e molti mulini curavano la macinazione della farina di castagne , tipicità celebrata in Ottobre con la Sagra della Castagna.

I pendii scoscesi intorno al paese erano , invece, pieni di filari di viti ed era molto diffusa la coltivazione della “mora di gelso” e la produzione del baco da seta si affermò dalla fine dell’800 fino alla seconda guerra mondiale, grazie all’intervento di Francesco Giannelli, che investi in questa attività e la impiantò nei suoi poderi.

Ora il rimboschimento ha spostato queste produzioni più a valle, lasciando al borgo un aspetto più montano con pini ed abeti.

la grotta urlante di premilcuoreL’attenzione è rivolta anche agli animali, che erano il motore di questa economia rurale fatta di balzi e pendii scoscesi, mentre il fiume e la sua importanza per Premilcuore vengono analizzati ,seguendo ed individuando i vari mulini e le gualchiere presenti nel territorio e molti ancora visibili, attraverso percorsi guidati.

Un successo di pubblico nel cuore dell’estate

La collocazione in un territorio ricco di percorsi di trekking, all’interno della Romagna dei Castelli e al confine del Parco delle Foreste Casentinesi completa e arricchisce l’attrattiva della manifestazione. Il periodo d’agosto è ideale parco trekkingper proporre un percorso alternativo nel verde dell’appennino.

La manifestazione si è inserita infatti nel cuore del più ampio programma delle Feste Sagge delle Foreste Casentinesi, manifestazioni che da giugno a Novembre accompagnano alla scoperta dei borghi all’interno del parco,  e non ha dimenticato i presidi Slow-Food presenti nel territorio. L’offerta gastronomica si fa particolarmente ricca di spunti provenienti dalle produzioni tipiche della zona e dalla tradizione Artusiana, ispirazione per un percorso del “gusto” nel cuore della “cucina della Romagna-Toscana” ed alla riscoperta della cultura del cibo locale.

Le passate edizioni hanno visto un crescente afflusso di partecipazione: i visitatori da circa 250 nel 2012 ad oltre 1200 nel 2014, sono cresciuti fino agli oltre 2000, che nella scorsa edizione, nel 2015, si sono registrati nel piccolo paese di Premilcuore.

Importante il sostegno e la convinta adesione e partecipazione degli abitanti e dei commercianti ed esercenti con il_sapore_di_una_volta_4__edizione_2901sede nel borgo. Una corale e sempre maggiore partecipazione del paese alla realizzazione dell’evento, rendendo pieni di curiosità ed interesse i giorni precedenti , in un crescendo di trepidazione…..e di emozione.

Particolare attenzione è dedicata nel progetto al rispetto dell’ambiente e della natura, alla valorizzazione del territorio. La comunità di Premilcuore si è cosi fatta portatrice, su iniziativa della Pro-Loco e dell’Amministrazione Comunale e insieme alle aziende coinvolte in questo progetto , di uno stile di “festa “che promuova il territorio , la storia, i prodotti tipici, rispettando l’ambiente.

L’attenzione si è rivolta alla vita all’interno del borgo di Premilcuore, attraverso gli itinerari culturali e musicali ,i il_sapore_di_una_volta_4__edizione_557percorsi culinari , la scenografia, e la rappresentazione storica di una “stanza d’epoca” diversa ogni anno: il “salotto buono” nel 2012, la “camera di una volta” nel 2013, la “cucina com’era” nel 2014, la “scuola” nel 2015…ponendo l’attenzione alla quotidianità della vita che riempiva le vie del borgo.

Nell’intero comprensorio del Comune di Premilcuore, il più ampio come territorio tra i piccoli comuni montani del forlivese – territorio pieno apparentemente solo di faggeti e castagni e solcato da un fiume impetuoso – le scuole erano più di dodici , dislocate nelle minuscole frazioni intorno al centro di Premilcuore . Ancor’ oggi è considerata una particolarità , la presenza così attiva di tante “scuole” e l’importanza data dal paese all’istruzione, quando in molte parti d’Italia , l’analfabetismo raggiungeva ancora percentuali altissime.
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Un vanto per Premilcuore….un filo conduttore per la festa e per la realizzazione della “stanza d’epoca” del 2015 e certo l’occasione per lanciare un ponte verso i problemi che ancora oggi la “scuola” attraversa ogni anno e per riflettere , ancora una volta, sul legame stretto fra l’esistenza della scuola e l’esistenza di una comunità attiva.

La festa diventa così ogni anno un’occasione anche di riflessione ampia e di collegamento tra il passato e il futuro.

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