La scoperta dei prodotti tipici una molla per il turismo di destinazione

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La quindicesima edizione di Agrietour – salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale – testimonia quanto si è evoluta in questi quindici anni l’agricoltura multifunzionale e come l’identità dei territori sia rappresentata in particolare attraverso i propri prodotti tipici, che ne costituiscono una delle attrazioni principali.

Il convegno “Smart land e offerta territoriale taylor made, frutto di buone pratiche condivise” ha visto un importante gruppo di relatori. Moderatore un pioniere dell’agricoltura mutifunzionale, Fausto Faggioli di E.A.R.T.H Academy. Tutti concordi, oggi più che mai dell’importanza del territorio nel fare sistema anche alla luce del fatto che non si vede più un singolo servizio o destinazione ma un insieme coordinato di motivazioni attraenti.
Umberto Selmi di Ismea presenta la ricerca condotta da Ismea e dal Mipaaf sulle buone prassi di multifunzionalità nello sviluppo rurale. Le aziende agricole che hanno saputo innovare e creare offerte di valore generano ricchezza, occupazione e conservazione del territorio. Il territorio si tutela mantenendo vivo l’interesse per l’insediamento fauto-faggioli-e-mario-libertoe contrastando l’abbandono delle aree periferiche.

I prodotti tipici locali una delle attrazioni per i visitatori: scoprire i prodotti tipici locali è al primo posto tra gli obiettivi dei visitatori, insieme a cultura e accoglienza

Tutti i relatori sono stati concordi nel sottolineare il valore dei prodotti tipici del territorio e delle eccellenze enogastronomiche locali nel costruire l’insieme delle attrattive di una destinazione. Sono infatti i prodotti tipici regionali uno degli elementi fondamentali, insieme all’ elemento del paesaggio con la sua biodiversità, nel creare una forte e specifica attrattiva per i visitatori. Gli altri elementi fondamentali dell’attrattiva di una destinazione sono l’accoglienza, la capacità di un territorio di proporre emozioni ed apprendimento e di creare interazioni.

i-presidenti-dei-gal-messapi-e-gal-delta-2000II presidenti dei Gal – tra cui Terra dei Messapi, L’Altra Romagna, Delta 2000, Polesine-Adige, Monti Sicani – hanno raccontato le loro buone prassi e come hanno interpretato e valorizzato rispettivi i territori. Sono emersi obiettivi comuni nel proporre e rendere accessibili le eccellenze enogastronomiche e le attrattive paesaggistiche delle destinazioni. Ogni territorio tuttavia ha saputo interpretare questi obiettivi comuni con declinazioni diverse, che danno valore e spessore allo scambio di buone pratiche che è argomento del panel odierno. Come sottolinea Fausto Faggioli – “sono i singoli che unendosi costruiscono il valore di un territorio”, Si inseriscono in questo quadro le esperienze del Gal Sicani dove è stata promossa la figura del “mediatore territoriale” e si è coniata la definizione di “turismo relazionale” per i tour accompagnati da Pierfilippo Spoto, nei territori del Gal dei Sicani. Qui i visitatori entrano in contatto con le persone e lo stile di vita locale non da turisti ma inserendosi in un’esperienza speciale del territorio. “Live as a local” è il nuovo modo di sperimentare una destinazione.

Anche Luciano Marino,di ETN Management, ha presentato nuovi progetti. Oltre al Life Coching negli agriturismi è in partenza un progetto di storytelling che parte proprio dagli studenti, coinvolgendo i giovani e facendoli diventare la voce dei territori stessi. Sono cosi arrivati, con i giovani, fino a Trafalgar Square i Quadri Plastici propri della tradizione lucana. ETN è stata premiata alla recente fiera di Londra per essersi posizionata al primo posto per i feedback ottenuti dagli studenti che hanno partecipato ai corsi di formazione..
Sullo sfondo del panel hanno continuato a scorrere le immagini dei visitatori che a piedi, in bici o a cavallo hanno scoperto le zone rappresentate dai Gal, tra cui quelle attraversate dal Po, che con con i suoi affluenti e il suo Delta costruisce un percorso di immensa ricchezza paesaggistica ed enogastronomica. Radicchio e Prosecco ne sono solo due degli interpreti. Ma anche l’Emilia Romagna, dal Delta con il Sale di Cervia, alla via Emilia, scrigno di saperi e sapori. E la bellissima Sicilia.

succi-di-frutta-ad-agrietourA festeggiare gli operatori uno spuntino offerto da Happy Bio, che porta i prodotti dell’entroterra sulle spiaggie compresa la meravigliosa e abbondante frutta di Cesena, trasformata da abili agricoltori come Guidarini di Fratta Terme, in succhi di frutta e frutta sotto spirito dalle ricette artigianali. Immancabili la piadina e il salume di Mora Romagnola annaffiato da Albana e Sangiovese pluripremiati delle Tenute Diavoletto, rilevate da un imprenditore di Bolzano, per la precisione di Kaltern, innamorato della Romagna.

In occasione di Agrietour si è tenuto anche il campionato delle cucine contadine. Ha trionfato la cucina povera con l’Acquasala, ricetta tradizionale della Basilicata e di altre regioni del Sud. Vincitore anche il più ricco Timballo Teramano, tradizionale piatto della domenica preparato in Abruzzo.

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