Con l’arrivo della bella stagione torna la voglia di coltivare il basilico, per il suo profumo e per il suo gusto fresco. Ad esso è legata in particolare la preparazione del pesto genovese, ricetta tipica della tradizione della Liguria, dove viene coltivata una varietà di basilico che ha ottenuto la DOP dal 2005
Il basilico è una pianta che emana un intenso profumo, particolarmente legato alla cucina delle regioni del mediterraneo, ma non solo. Sembra infatti provenga dalle regioni dell’Asia ed è stato diffuso nel Nuovo Mondo con la conquista delle Americhe. Si conoscono oggi diverse varietà di basilico, da quello greco con le foglie piccole, a quello messicano con le foglie color porpora.
Il basilico era conosciuto dagli antichi come erba medicinale ed era utilizzato dai popoli del mediterraneo tra i quali greci ed anche gli egizi, che lo usavano per le imbalsamature.
Il suo nome latino Ocimum basilicum viene dal greco okimon che significa profumo mentre il suo nome italiano deriva dal greco basilikon, che significa “pianta regale” tanto che in francese è chiamato appunto”herbe royale”
Originario dell’Asia tropicale era conosciuto per le proprietà medicinali anche da cinesi e arabi. E’ stato introdotto nella nostra cucina dai greci e dai romani, anche se i primi testi scritti che ne testimoniano l’uso nella nostra cucina si trovano solo dal XIII secolo.
A testimoniare la sua importanza e sacralità la leggenda racconta che Elena, madre dell’imperatore Costantino abbia trovato piante di basilico sul luogo della crocifissione di Cristo. Il suo profumo gli ha valso fama di erba magica e sacra durante tutto il medioevo, facendolo ritenere a volte taumaturgico a volte velenoso.
Il suo fresco e aromatico profumo ha colpito l’immaginario in ogni tempo, tanto che Boccaccio nel suo Decamerone lo cita come l’erba in cui Lisabetta da Messina seppelli la testa del suo amante.
Oggi sappiamo che il verde del basilico contiene potassio, calcio, magnesio, ma anche vitamina C e vitamina A. Il basiico rappresenta quindi è un prezioso alleato in cucina anche per la salute e non solo per il suo aroma che consente di realizzare profumate e gustose ricette
Sicuramente il basilico merita un posto d’onore nella nostra cucina e si trova infatti diffusamente nelle ricette tradizionali della cucina italiana, lungo tutta la penisola.
In particolare la coltivazione del basilico è collegata alla regione Liguria, dove si coltiva una varietà oggi riconosciuta come DOP propria della regione.
La coltivazione della varietà del basilico genovese oggi si è allargata dalle originarie zone di Prà e Valbisagno, a tutto il territorio della Liguria che si affaccia sul Mar Tirreno e dal 2005 per il basilico ligure è stata riconosciuta la Denominazione di Origine Protetta
Numerose sono le proprietà terapeutiche del basilico e ancora ai giorni nostri è utilizzato in erboristeria. Essiccato e polverizzato aiuta a liberare le vie respiratorie
Le foglie essiccate possono essere usate anche per un infuso digestivo e decongestionante se lasciate riposare per 15 minuti in un litro di acqua bollonte. Volendo si può addolcire l’infuso con miele.
E’ anche un anestetico per le ferite della bocca e il suo olio essenziale è usato per curare la pelle congestionata. L’olio essenziale ha proprietà sedative, antiinfiammatorie e antidepressive.
Il Basilico Genovese DOP
La protezione comunitaria della denominazione di origine controllata viene attribuita a quegli alimenti le cui caratteristiche peculiari sono legate alle peculiarità di uno specifico territorio di origine
Come per tutte le produzioni DOP la produzione del basilico genovese per fregiarsi di questo nome deve rispettare un rigoroso disciplinare in modo da consentire sempre la tracciabilità e quindi la provenienza certa. Le piantine devono essere coltivate solo in Liguria e solo sui versanti a mare. Il disciplinare richiede inoltre che sia rispettata la coltivazione tradizionale e che siano confezionate per la vendita solo piantine intere, in mazzetti o bouquet.
La sua fama in Italia e nel mondo è legata alla ricetta tipica della Liguria e delle zone limitrofe ma oggi conosciuta in tutta Italia: il pesto genovese