L’Italia è una terra ricca di prodotti tipici, che al variare delle stagioni ci regalano sapori sempre freschi ed intensi.
Ogni prodotto ha un legame antico e profondo col territorio ed una storia interessante da scoprire.
Oggi parliamo della bellissima Campania, ed in particolare di un liquore tipico molto apprezzato ormai da tutta l’Italia e dal mondo: il limoncello. Il suo luogo di nascita preciso è molto dibattuto, c’è chi dice che sia Capri, chi Amalfi o Sorrento.
In questi territori la tradizione di offrirlo agli ospiti a fine pasto inizia nel 1900: un modo dolce e semplice per concludere le portate e dare sollievo al palato.
Le storia suggerisce che i suoi usi però non finissero qui: si pensa che fosse utilizzato anche dai pescatori al mattino per darsi quella carica necessaria ad affrontare non solo il lavoro, ma anche le giornate più gelide. O anche dai monaci locali, come pausa tra i momenti di preghiera.
Oggi viene utilizzato prevalentemente come digestivo o per bagnare e farcire vari tipi di dolci, come ad esempio il babà.
Il limoncello deriva dal prodotto principe di questo territorio: il limone di Sorrento I.G.P, anche detto l’Ovale per la sua forma. Un agrume dalle caratteristiche inconfondibili come il suo colore giallo citrino, che ricorda quello intenso del sole campano, o il suo profumo (dono degli oli essenziali presenti nella buccia) che con delicatezza racchiude tutta la magia della sua terra natia.
Ricetta del limoncello
La preparazione del limoncello è davvero molto semplice, basta solo un po’ di tempo e pazienza. L’importante è disporre di limoni non trattati, perché si utilizza la buccia.
Ricetta originale
Ingredienti:
- 7-10 limoni di Sorrento
- 1 litro di alcool puro a 95°
- 600 gr. zucchero
- 1 litro d’acqua
Preparazione:
Lavate molto bene i limoni con l’acqua e asciugateli con un panno pulito. Procedete a sbucciarli sottilmente, facendo attenzione a togliere la parte bianca, che conferirebbe un gusto amaro. Per fare questo potreste utilizzare ad esempio un pelapatate. Disponete le bucce in un contenitore e aggiungete l’alcool, chiudete ermeticamente e a questo punto fatele macerare per circa una settimana, al riparo dalla luce ed in un luogo fresco .
Una volta che le bucce saranno diventate bianche e l’alcool avrà assunto un giallo acceso, potete far bollire l’acqua aggiungendovi lo zucchero. (Potete dosare le quantità di acqua e zucchero anche in base a quanto dolce ed alcolico desiderate che diventi il vostro liquore.) Mescolate a fuoco lento fino a far sciogliere tutto lo zucchero ed infine fate raffreddare.
Versate lo sciroppo nel contenitore delle bucce e mescolate di nuovo.
Filtrate con un imbuto il limoncello ed imbottigliate.
Mettete le bottiglie, ermeticamente chiuse, in un luogo fresco e buio per almeno 30-40 giorni, dopodiché saranno pronte per essere gustate.
Nota. Le dosi degli ingredienti possono variare, a seconda dei gusti. E se cercate qualche approfondimento sulla ricetta, potete trovarlo a questo link
Questa che abbiamo descritto è la ricetta ortodossa, ma volendo potete realizzare anche la variante della crema al limoncello, aggiungendo latte e panna.
Seguendo lo stesso procedimento, ma utilizzando le bucce di arancio o quelle di mandarino, si può ottenere il corrispondente liquore aromatizzato e profumato da questi agrumi.
Un piccolo suggerimento anche per le bucce di limoni e arance che a volte non si utilizzano: lavatele, togliete la parte bianca, lasciatele asciugare e poi seccatele in forno. Una volta seccate potrete tritarle finemente o polverizzarla nel tritatutto e avere così un aroma naturale per i vostri piatti. Da conservare in un barattolo ermetico.