e-commerce in Italia: dati e previsioni

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La crescita dell’e-commerce in Italia è più lenta rispetto agli altri paesi, ma costante

Fatto 100 il carrello della spesa, gli acquisti fatti on line rappresentano  appena il 2% in Italia, contro il 15% della Francia e il 10% della Gran Bretagna. Tuttavia le aspettative sono che la digitalizzazione dei consumi continui a crescere in tutto il mondo.

Com’è facile lo shop alimentare?

Secondo Roland Berger Italia, nota società di consulenza, l’e-commerce muove  in Italia 400 milioni di euro e in breve raggiungerà una quota del 9%. I consumatori si faranno più attenti ed attivi nelle scelte della convenienza e dei servizi e già oggi, secondo una ricerca di mercato il cosumatore si aspetta ad esempio, consegne entro le 24 ore

Tra gli ostacoli alla crescita dell’e-commerce del food in Italia ci sono senza’altro le abitudini italiane di sperimentare partendo dalla bottega o dal negozio sotto casa e la frammentazione dell’offerta. Sono anni che si parla di e-commerce e le previsioni sono che anche nel food il canale fisico e la rete si integreranno a vicenda nell’offrire l’esperienza d’acquisto complessiva, accompagnando il consumatore nel cosidetto customer journey e realizzando una crescita parallela. Già in Francia il modello del click and collect allarga l’offerta dei punti vendita sotto casa.

Sfruttare le opportunità offerte dall’e-commerce e della multi channel experience per fidelizzare il cliente

Di questo modello potrebbero avvantaggiarsi anche i piccoli negozi gourmand diffusi sul territorio italiano favorendo così l’ottimizzazione delle scorte e dell’offerta, oltre che  la fidelizzazione del cliente grazie all’ampliamento della gamma e del servizio. Per gli appassionati di cucina la spesa on line può garantire l’arrivo a casa di specialità culinarie offrendo un’opportunità di un canale direto per i prodotti tipici italinai mentre è già realtà da Wallmart in Usa e da Sainsbury in Inghilterra il modello dello scan&go dove un app mobile permette di pagare senza fare file e di ricevere la merce a casa. L’inglese Tesco ha messo da tempo nella metropolitana in Corea un sistema per fotografare le immagini dei prodotti che vengono recapitati a casa.

I grandi punti di snodo dei viaggiatori sono stati presidiati anche da altri retailer come Carrefour che ha realizzato un’iniziativa analoga a Fiumicino mentre negli Stati Uniti lo fanno Amazon ed Ebay.

In Italia le insegne della GDO più attive sono Esselunga, Coop ed Eataly. Nel target dei fruitori i maggiori dediti all’esperienza dell’e-food sono gli appassionati gourmet. I dati dicono inoltre che in Italia il 10% della spesa on line per il cibo proviene dall’estero.

Anche per i produttori l’integrazione dei canali e l’importanza della multi channel experience rappresentano una sempre maggiore consapevolezza

fonte: Italia Oggi

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