Aumentano segmento premium e online

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C’è un futuro per i prodotti tipici italiani fra mille stimoli e l’abbondanza di offerta da un lato ed un consumatore sempre più selettivo dall’altro?

La popolazione italiana è, insieme a quella della Germania, ai primissimi posti per tasso di invecchiamento della popolazione. Si parla sempre più spesso di consumi alimentari legati ad una prospettiva di longevità e di scelte attente ai valori nutritivi e alla sicurezza. Inoltre secondo una recente ricerca Nielsen “in Italia, così come nel resto del mondo, i consumatori sono sempre più alla ricerca di prodotti in grado di attrarli sia da un punto di vista razionale che emotivo”

Cresce cosi il consumo di prodotti biologici, considerati più salutari ed ecosostenibili, ed il consumo di quei prodotti che hanno saputo adottare strategie vincenti di differenziazione. Aumenta da parte delle aziende il ricorso alle certificazioni, tra cui quella DOP e IGP. Tale trend è confermato e rafforzato dalla “Global Premiumization Survey”, condotta da Nielsen intervistando 30.000 utenti internet in 63 Paesi, tra cui l’Italia, che ha analizzato i comportamenti e le abitudini dei consumatori relativamente ai prodotti “premium”. I dati, infatti, mostrano che la crescita dei prodotti premium è più forte di quella registrata nella maggior parte delle categorie del mercato FMCG (fast moving consumer goods). Premium è considerato il prodotto che, non solo è più costoso, ma che in particolare è in grado di soddisfare requisiti di eccellenza e diversificazione.

Secondo la Nielsen “la qualità degli ingredienti o dei materiali con cui sono fatti rappresenta il primo requisito per il 45% dei consumatori. Seguono poi l’offertà di funzioni/performance superiori rispetto agli altri prodotti, la capacità di fare cose in più rispetto al resto del mercato, ma anche l’offerta di una customer experience di livello superiore (rispettivamente 39%, 34% e 30%). In linea con i trend degli ultimi anni, gli attributi “green” dei prodotti si traducano in un forte potenziale premium. Gli italiani dichiarano infatti di essere disposti a pagare un prezzo più elevato per i prodotti ecosostenibili (20%) e ancora di più per quelli composti da ingredienti naturali e biologici (22%).Sono i prodotti freschi le categorie in cui sono disposti a spendere maggiormente: il 31% per carne o pesce, il 26% per latticini (latte, yogurt o formaggi) e il 23% per pane e specialità da forno. Il 17% è inoltre disposto a spendere di più per riso e cereali, rispetto al 9% della Francia e l’8% della Germania ”
Determinanti per la scelta di un prodotto premium sono le informazioni raccolte in prima persona, ma anche il passaparola.

Poiché il 22% dei consumatori ammette che la scelta è spesso guidata da un impulso emozionale fondamentale è l’immagine trasmesssa dal brand e la sua capacità di coivolgere emotivamente il consumatore.

Con riguardo ai canali ad oggi la maggior parte della spesa viene fatta offline ma sempe più spesso parliamo di consumatori cross-canale. Si ritiene che nel 2017 la spesa online continui a crescere, rendendo questo canale sempre più interessante. Secondo la Nielsen £le famiglie italiane che hanno scelto questo canale sono ormai più di 5 milioni, crescendo del 29,3%, con una spesa media di 108€ e una frequenza d’acquisto di 3,2 volte l’anno, entrambe in crescita”. Insomma il futuro continua a prospettarsi roseo per i prodotti tipici italiani di qualità.

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