Agroalimentare italiano: nuova fiera Cibus Connect

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Cibus 2017 – Nuova fiera del settore agroalimentare: Cibus Connect il nuovo format che si terrà a Parma negli anni dispari

L’ export del comparto alimentare italiano, grazie ai prodotti tipici, continua a mantenere alta la bandiera italiana sia in Europa che nei paesi extra-UE. I soddisfacenti risultati del nostro export agroalimentare si analizzano dall’11 al 13 aprile a Parma. La cittadina nonimata nel 2015 Citta Creativa della Gastronomia Unesco e tempio emiliano di rappresentanza dei nostri prodotti tipici ospita quest’anno il nuovo format della fiera Cibus Connect.

Si tratta di un nuovo format messo in pista con la primavera del 2017 concentrandosi sui temi dell’internazionalizzazione e dei prodotti tipici italiani nel mondo. Secondo i trend recenti più consolidati in particolare il focus sull’allestimento di show cooking, per presentare i prodotti in modo da consentire assaggi ed esperienza diretta.

2017-03-25-05_53_30-fiere-di-parma-s-p-aC’è poi un forum con un panel ricco di appuntamenti e dibattiti, e la concomitanza con ORiGO il primo Forum internazionale sui prodotti agroalimentari ad indicazione geografica protetta, organizzato da Ministero delle Politiche Agricole, Regione Emilia‐Romagna e con il patrocinio della Commissione Europea, (“ORIGO, Geographical Indications’ Global Forum”). La conferenza internazionale europea fa il punto sul sistema delle denominazioni di origine.

Nutrito l’elenco delle aziende partecipanti: sono circa 500 le aziende attese all’esposizione, tra cui 50 sono aziende selezionate da Slow Food.

Nell’ambito della kermesse al Forum Agroalimentare Ambrosetti saranno presentate le ricerche condotte da Federalimentari e Fiere di Parma. “Sostenere la crescita e l’internazionalizzazione nel lungo periodo delle imprese del settore Food & Beverage. Analisi e riflessioni” è il titolo del convegno che tratterà di posizionamento e prospettive del food made in Italy

Al dibattito sul “Posizionamento del Made in Italy Alimentare nell’evoluzione internazionale dei consumi”, hanno confermato la partecipazione tra gli speaker Luigi Scordamaglia (Presidente di Federalimentare e CEO Inalca), Marco Lavazza (Vice Presidente Luigi Lavazza), Francesco Mutti (CEO Mutti), Giampiero Calzolari (Presidente Gruppo Granarolo), Sara Roversi (Direttore Future Food Institute), Alex Tosolini (Vice Chairman Business Dev. The Kroger Co.), Peter Whitsett (Executive Vice President Meijer), Gregoire Kaufman (Sales & Mktg Director Carrefour Italia).

Due infine le “arene” allestite per ospitare 14 panel tematici sulle tendenze, in Italia e nel mondo, del consumo alimentare dove poter ascoltare le esperienze di buyer e manager nazionali ed internazionali. Fiere di Parma può contare su un importante lista di buyer internazionali: i buyer attesi sono circa 750.

La crescita dell’export agroalimentare italiano nel 2016 ha fatto registrare un +3,6 % rispetto al 2015, particolarmente interessante se inserito in un contesto di rallentamento del commercio internazionale globale.

I paesi verso cui l’agroalimentare italiano continua a mostrare buoni risultati sono alcuni mercati chiave come Usa, Germania, Francia, Spagna, Canada, Corea del Sud, alcuni Paesi dell’Est europeo (Slovacchia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Polonia) ed alcune aree medio orientali (Libia, Algeria, Tunisia). Altri Paesi invece, soprattutto per motivi esogeni, arretrano come Cina, Giappone, Brasile e Turchia. Da segnalare finalmente la ripresa dell’export verso la Russia, +3,4% (Elaborazioni Centro Studi Federalimentare su dati Istat).

Questo il video che racconta la manifestazione Origo, la prima manifestazione internazionale dedicata a tutti i prodotti tipici che hanno ottenuto il riconoscimento DOP, IGP ed STG.

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