Zuppa Inglese

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La Zuppa Inglese è uno dei dolci della mia infanzia e non solo perché dolce preferito dal mio papà e quindi preparato dalla nonna, dalla mamma e dalla zia regolarmente in occasione di ogni festività o occasione conviviale, ma anche perché in tutte ma proprio tutte le famiglie e i ristoranti e le osterie dell’Emilia Romagna la Zuppa Inglese non poteva e non può mancare.

zuppa inglese foto giallo zafferano

La Zuppa Inglese recita il famoso blog Giallo Zafferano “ è un morbido dolce al cucchiaio composto da strati di crema pasticcera e al cacao, intervallati da Pan di Spagna (o savoiardi morbidi) inzuppato nell’Alchermes”.

Secondo le più accreditate tesi, la Zuppa Inglese affonda le sue origini nel Rinascimento, cioè intorno al 1500, presso la raffinatissima Corte dei Duchi D’Este, dove videro i natali molte delle più antiche e sontuose ricette della tradizione culinaria dell’Emilia Romagna. Narra la leggenda fosse stata introdotta da un diplomatico di corte al ritorno da Londra, ma con libere interpretazioni dei cuochi del tempo, che adattarono la ricetta alla creatività italiana. Alla corte estense, in origine, il dolce veniva preparato con una base di ciambella, e solo più tardi entrarono nella ricetta il pan di spagna e o i savoiardi. zuppa_inglese_seq1 (1)

Tanto i Savoiardi che la Zuppa Inglese, a dispetto del nome, figurano tra i prodotti tipici dell’Emilia Romagna, recensiti nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione. Sta di fatto però che c’è chi sostiene che i Savoiardi siano un dolce di origini sarde e che la Zuppa Inglese sia stata inventata in Francia ai tempi della Guerra dei Cent’anni. Anche la Toscana rivendica la paternità della ricetta, soprattutto per la presenza nella ricetta dell’alchermes, liquore che trovò la sua fortuna alla corte dei Medici, tanto che divenne famoso in Europa proprio come “liquore dei Medici” e la cui ricetta pare sia stata messa nero su bianco da Fra Cosimo Bucelli, nel 1783 proprio a Firenze.

L’Alchermes, tipica bagna di tanti dolci bolognesi,  affonda le sue radici indietro nel tempo e perlomeno fino al Rinascimento: il rosso liquore aromatico con il quale si usa inzuppare il pan di spagna, infatti, deve il suo nome ad un ingrediente che lo compone e che nel Rinascimento veniva importato dai paesi arabi: la cocciniglia, che in arabo si chiama al quermez . Pare però che la prima trascrizione della ricetta della Zuppa Inglese si ritrovi a Parma, alla corte di Maria Luisa d’Austria, e che la bagna non fosse di alchermes bensì di rhum.zuppa_inglese_seq3 (2)

Diffusissima nell’800 a Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forli e Ravenna, se ne trova il nome sotto diverse varianti da sud a nord e infatti la Zuppa Inglese in realtà oggi è diffusa in tutta l’Italia. Per la bagna del Pan di Spagna o dei Savoiardi all’Archemes – liquore ormai diventato parte integrante della ricetta –  si affiancano, a seconda delle tradizioni familiari o locali, il latte, la mandorla amara, il caffe o liquore al caffè, il rosolio, l’anice, il rhum. La ricetta, recensita dall’Accademia Barilla, si trova già inserita dall’Artusi nel suo celebre libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”   (ricetta n. 675). L’Artusi tuttavia- nato e vissuto proprio a cavallo fra Emilia Romagna e Toscana – ne propone una versione preparata con sola crema pasticcera e base di savoiardi bagnati con il rosolio- e fa distinzione fra la crema “molto sciolta” e “più delicata” fatta in Toscana, che “non si presta per una zuppa inglese nello stampo e non fa bellezza”.  La ricetta oggi vede l’utilizzo di una crema pasticcera dalla giusta consistenza, non troppo liquida né troppo solida o stopposa,  che va poi divisa in due parti, ad una delle quali si aggiunge il cioccolato. Una volta fredde le creme si dispongono alternate a strati di pan spagna o savoiardi inumiditi con alchermes e volendo anice o “mandorla amara” (amaretto) o liquore al caffè..zuppa inglese foto di Accademia Barilla

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