Buono, fa bene: cioccolato un alleato per la salute

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cioccol-300x300Quasi sempre i cibi più buoni e gustosi sono anche quelli più pericolosi per la salute, ma il cioccolato, almeno in parte  sembra essere la classica eccezione che conferma la regola.

Conosciuto dai Maya e dagli Atzechi, che lo consideravano un cibo nobile e  pregiato, il cacao giunse in Europa grazie a Cristoforo Colombo, che lo portò con sé al rientro di uno dei suoi viaggi; il cioccolato si diffuse quindi presso le corti europee, dove veniva consumato come bevanda, soprattutto all’inizio del XVII secolo. Era apprezzato a tal punto che il naturalista Carlo Linneo, nel suo lavoro di classificazione delle  piante, definì il cacao “Teobroma”, cioè cibo degli dei.  Casanova ne esaltava le virtù afrodisiache, presumibilmente già note in Messico poichè pare che  l’imperatore Montezuma, dovendosi occupare di un harem molto affollato, ne consumasse fino a cinquanta tazze al giorno. Diversi studi scientifici sulla cioccolata ne hanno già evidenziato le capacità stimolanti, sul corpo quanto sulla mente.

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Struttura della teobromina
Struttura di un isoflavonoide
Struttura di un isoflavonoide

Dalla ricerca è, infatti, emerso che l’assunzione di cioccolato fondente – a livello cellulare –ha effetti analoghi all’allenamento fisico dato che l’epicatechina del cioccolato stimola a livello dei mitocondri dei muscoli e del cuore una risposta analoga ad una vigorosa un’attività fisica. Il cioccolato fondente rappresenta una delle più consistenti fonti di catechine ed epicatechine, antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale, direttamente connessi alla percentuale di cacao: 100 grammi di ciccolato fondente contengono circa 50-60 mg di flavonoidi; contenuto che sotto il profilo quantitativo si avvicina a quello dei frutti di bosco mentre sotto il profilo qualitativo le  sue catechine rispecchiano il potere antiossidante del  the verde. Gli antiossidanti sono capaci di intercettare e disattivare i radicali liberi, potenzialmente dannosi per l’organismo in quanto possono provocare malattie croniche e cardiovascolari, infiammazioni, tumori e disturbi neurodegenerativi cioccolato_fondente1-700x357

Gli antiossidanti naturali del cacao, che hanno dimostrato in vitro un’effetto antinfiammatorio, limitano gli effetti negativi associati ad elevati livelli plasmatici di colesterolo, in modo particolare della sua frazione “cattiva”, data dalle lipoproteine LDT, proteggendo le arterie dai danni dell’aterosclerosi e prevenendo malattie cardiovascolari come l’infarto e l’ictus. Il consumo quotidiano di piccole quantità di cacao è inoltre in grado di abbassare lievemente la pressione arteriosa.  I ricercatori della Louisiana State University infatti hanno provato che la polvere di cioccolato favorisce la fermentazione di alcuni batteri nell’intestino e la produzione di composti dalle proprietà antinfiammatorielSFSrGTnhfYyA=--

Secondo uno studio di Roberto Corti dell’Università di Zurigo pubblicato sulla rivista “Heart” il cioccolato fondente può ritardare l’indurimento delle arterie legato al fumo, limitando il rischio di malattie cardiache.

Occorre però fare attenzione al contenuto di grassi e  calorie del cioccolato, ricordando che una tavoletta da 100 grammi fornisce poco meno di 500 calorie e che l’introduzione di calorie in eccesso riduce notevolmente l’aspettativa di vita.  Nonostante i trigliceridi presenti nel cioccolato fondente contengano acido oleico, dall’effetto benefico, e acido stearrico, dall’effetto neutro sui livelli plasmatici di colesterolo, è presente anche l’acido palmitico, grasso saturo dalle proprietà ipercolesterolemizzanti.ciocco calda-400x300

Resta opportuno quindi consumarlo con moderazione e non si può pensare di utilizzare il cioccolato come un farmaco anche se in Giappone si sta perfino ipotizzando di utilizzare il cacao come cura contro l’obesità. Secondo Naoko Matsuia, ricercatore della Morinaga Co. (Kanagawa) «l’azione anti-obesità del cibo degli Dei deriva dalla sua capacità di inibire una serie di geni che controllano la trasformazione del cibo in grasso e di attivarne altri che permettono di bruciare i grassi già esistenti». La ricerca condotta su topi sembra dimostrare che il cacao attiva il metabolismo che permette appunto di bruciare i grassi . Secondo Lly Stojanovska ricercatrice della Victoria University di Melbourne il cacao sarebbe in grado di ridurre il senso della fame.

Il cioccolato inoltre ha un blando effetto eccitatorio in quanto stimola la produzione di serotonina e contiene caffeina e teobromina.  Buona  fonte di ferro, anche se poco biodisponbile, oltre che di fosforo e di potassio, contiene soprattutto un’importante e consistente fonte di magnesio, mentre il contenuto di ossalato, che ostacola l’assorbimento del calcio, lo rende meno consigliabile a chi soffre di demineralizzazione ossea.

Uno studio pubblicato dai ricercatori della Harvard Medical School di Boston su un campione di pazienti ultrasettantenni ha dimostrato che bere due tazze di cioccolato al giorno migliora l’afflusso sanguigno del cervello nei pazienti dove questo è insufficiente, e favorisce un miglioramento della memoria, tuttavia non è ancora conosciuto come agisce questo meccanismo che sembra ritardare il declino cognitivo dovuto all’età.UpkPfA5XLjip++mQOftdYFey3bq6kJ9zk4YoZipYf98=--

Il cioccolato sembra aiutare anche i diabetici. Alcuni scienziati hanno scoperto che il consumo di flavanoli, presenti nel cacao, possono essere di beneficio alle persone affette da diabete di tipo 2. Il consumo quotidiano di una bevanda ricca di flavanoli ha un impatto positivo sulle disfunzioni dei vasi sanguigni associate al diabete (Journal of the american college of cardiology). Infine, i tannini presenti nel cacao aiuterebbero addirittura a prevenire la carie, riducendo la crescita della placca.

9a4ca4900c6d81457751f1ba51699852Dulcis in fundo, il cioccolato è un antidepressivo. Già nel ’700, ai tempi di Mozart e Casanova veniva bevuto (solo nell’800 si scoprì come realizzarlo in forma solida), per le sue proprietà stimolanti sull’intelletto ed euforizzanti. Come il cacao così il cioccolato, suo derivato, è un prodotto blandamente psicoattivo per via del suo contenuto di tebromina, di feniletilamina, di piccole quantità di anandamide (un cannabinoide endogeno del cervello), caffeina e triptofano. La quantità di caffeina contenuta nel cioccolato non è considerata significativa, a meno che non venga espressamente aggiunta durante la lavorazione. Oggi è appurato che la teobromina contenuta nel cacao ha un effetto sulla sintesi della serotonina e che gli effetti positivi si rilevano con circa 2/3 quadretti al giorno di fondente al 75%. Il cioccolato fondente è da preferire assolutamente  a quello bianco e al latte, in quanto questi ultimi presentano minore contenuto di flavonoidi oltre a un maggiore contenuto in calorie e a piccole quantità di colesterolo, assenti invece nel cioccolato fondente.  Sarebbe bene non scendere mai sotto il 65% di contenuto di cacao ed evitare i preparati contenenti caramello e le preparazioni troppo dolci e meno cariche di flavonoidi. Tanto più che ora uno studio di Mauro Serafini, dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran) di Roma, dimostra la superiorità del tipo fondente:  il legame col latte infatti riuscirebbe a neutralizzare  i principi attivi del cacao.

Valori nutrizionali  corrispondenti a 100 grammi di cioccolato:

Valori nutrizionali (per 100 g di prodotto)
Tipologia Cioccolato fondente Cioccolato al latte Cioccolato bianco
Proteine (g) 3,2 7,6 7,5
Lipidi (g) 33,4 32,3 37
Carboidrati (g) 60,3 57 52
Lecitina pura (g) 0,3 0,3 0,3
Teobromina (g) 0,6 0,2
Calcio (mg) 20 220 250
Magnesio (mg) 80 50 30
Fosforo (mg) 130 210 200
Ferro (mg) 2 0,8 tracce
Rame (mg) 0,7 0,4 tracce
Vitamina A (IU) 40 300 220
Vitamina B1 (mg) 0,06 0,1 0,1
Vitamina B2 (mg) 0,06 0,3 0,4
Vitamina C (mg) 1,14 3 3
Vitamina D (IU) 50 70 15
Vitamina E (mg) 2,4 1,2 tracce
Valore energetico (kJ)[28] 2.080 2.160 2.260
Valore energetico (kcal) 495,2 514,2 538

Che dire poi della squisita cioccolata gianduja? Nata nel secolo scorso in seguito all’aumento dei prezzi del cacao dovuto all’ embargo napoleonico a causa del quale nacque l’idea di sostituire in parte il cacao con le nocciole, un prodotto abbondantemente presente in Italia, non solo è golosa ma abbina alle proprietà del cioccolato le proprietà della pasta di nocciole

Attenzione: se è confermato che 20 gr di ciccolato fondente, soprattutto se consumato al mattino, aiuta l’ossigenazione cellulare, rimane sconsigliato per coloro che soffrono di fegato grasso o seguono un regime ipocalorico.

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